Giorgia Congiu
Nasco a Iglesias il 16 Maggio 1983, frequento il Liceo Artistico ad Iglesias e nel 2001 conseguo il diploma di Maturità Artistica.
Nel 2005 mi laureo presso la facoltà Ludovico Quaroni dell’università “La Sapienza” di Roma nel corso di Conservazione dei Beni Architettonici e, nel 2010, conseguo la laurea specialistica in Architettura-Restauro dell’architettura presso la stessa facoltà con una tesi in progettazione e riqualificazione dell’area di Monteponi Scalo, nel Sulcis Iglesiente.
Durante gli studi mi occupo di arredamento e design lavorando come arredatrice presso diversi negozi di Roma, esperienza molto importante per la formazione in campo di interni.
Nel 2011 ritorno in Sardegna per collaborare con l’Arch. Isabella Quartu al progetto di restauro della chiesa M. Immacolata di Armungia.
Per i seguenti anni acquisisco la mia esperienza professionale, dapprima lavorando come disegnatrice per allestimenti fieristici poi come collaboratrice presso uno studio nella provincia di Carbonia-Iglesias partecipando attivamente a tutte le attività di progettazione.
Oggi svolgo la libera professione presso il mio studio situato a Iglesias, eseguendo progetti e pratiche edilizie, coltivando la passione per l’arredamento di interni e il design.
Alcuni progetti sono stati pubblicati da Homify, magazine internazionale di architettura e arredamento di interni
Nel 2016 e nel 2017 mi è stato assegnato il premio Best Houzz per la qualità del servizio, grazie alle recensioni dei clienti rilasciate sul sito che raccoglie progettisti di tutto il mondo.
Ogni progetto d’arredo è sviluppato con cura dei particolari, dalla luce, ai materiali, senza tralasciare funzionalità e dettagli. Proprio l’attenzione per i dettagli mi ha portato ad appassionarmi di colori, tappezzerie, oggetti d’arredo e rivestimenti, ponendo grande attenzione per le carte da parati, elemento spesso utilizzato per esaltare gli ambienti dei miei progetti.
L’arte in tutte le sue forme è sempre stata al centro dei miei interessi, sia come elemento formativo culturale, sia come riferimento indispensabile su cui portare avanti il mio lavoro.
Reputo la possibilità di esprimere la mia creatività e le mie idee come il requisito fondamentale di ogni mio lavoro, e la mia ambizione principale è pertanto procedere nella ricerca continua di stimoli cui la mia risposta possa essere sviluppata al meglio all’interno di un gruppo di lavoro interessato allo scambio di suggestioni, esperienze e nuovi stimoli.
